Il materiale post-industriale è costituito da rifiuti di plastica generati durante il processo di produzione che, per svariati motivi, non è stato introdotto nel mercato. Si tratta solitamente di lotti di materiale omogeneo per tipologia e colore.
Sono principalmente avanzi per cambio di colore o cambio di materiale, prodotti difettosi, scarti e rifili di lavorazione, pezzi non conformi.
Tra le plastiche che possono essere riciclate, il materiale post-industriale è quello con il più basso livello di contaminazione (derivante da polveri e residui presenti nello stabilimento produttivo). Solitamente, quindi, non è necessario procedere con i lavaggi, ma è sufficiente che gli scarti vengano macinati, per poi subire il processo di rigenerazione.
Grazie ai livelli di contaminazione sempre contenuti, il materiale post industriale è quello che maggiormente si presta ad essere rigenerato utilizzando filtrazioni molto basse (anche inferiore ai 150 microns).
Questo materiale, se non viene riciclato, rimane inutilizzato all’interno delle aziende, oppure deve essere smaltito, generando in entrambi i casi elevati costi di gestione. Grazie al processo di rigenero è possibile riutilizzare questi materiali, trasformandoli da scarto a nuova materia prima, da costo a guadagno.