Cosa rallenta il riciclo: i comuni contaminanti della plastica spiegati
Il riciclo della plastica diventa più lento, costoso e meno affidabile quando nel flusso di materiale entrano contaminanti. Conoscere quali contaminanti compaiono più spesso è essenziale per aumentare l’efficienza e migliorare la qualità del materiale riciclato.
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Il riciclo della plastica è fondamentale per la sostenibilità, ma la contaminazione può creare seri problemi. Anche piccole quantità di materiali estranei possono rallentare la lavorazione, aumentare le necessità di manutenzione e ridurre la qualità del prodotto riciclato. Comprendere questi comuni tipi di contaminanti è la chiave per migliorare efficienza e risultati:
Residui alimentari
Il cibo rimasto introduce umidità e materia organica che interferiscono con la triturazione, il lavaggio e la separazione. I residui possono aumentare l’attività microbica, richiedere maggiore pulizia e ridurre la consistenza del pellet riciclato finale.
Etichette, adesivi e carta
Etichette, manicotti in carta, inchiostri e strati adesivi restano spesso attaccati agli imballaggi e sono difficili da rimuovere. Possono ostruire i filtri, introdurre impurità durante l’estrusione e ridurre la purezza del materiale, portando a più frequenti tempi di fermo macchina.
Oli e grassi
Lubrificanti industriali, oli da cucina e sostanze simili impediscono la corretta fusione e adesione della plastica durante il processo di riciclo. Creano difetti superficiali, rallentano la produzione e richiedono ulteriori passaggi di sgrassaggio per mantenere una qualità stabile.
Plastiche miste o multistrato
Articoli composti da più polimeri o da strutture laminate resistono ai processi di selezione e lavaggio. I loro strati incompatibili riducono l’omogeneità della fusione e, in genere, producono materiale riciclato di qualità inferiore a meno che non si usino tecnologie specializzate.
Sporco, sabbia e particelle fini
Le plastiche raccolte in ambienti esterni, agricoli o edili spesso contengono terra e particelle abrasive. Questi contaminanti accelerano l’usura dei macchinari, aumentano il carico di filtrazione e riducono la resistenza meccanica del materiale riciclato.
Identificare e rimuovere questi contaminanti nelle prime fasi del processo di riciclo migliora l’efficienza, protegge le attrezzature e garantisce un materiale riciclato stabile e di alta qualità.
Per ulteriori indicazioni sulla gestione della contaminazione nelle plastiche riciclate, scrivi ad Alessandro Sartori all’indirizzo alessandro.sartori@breakmachinery.com